Come cambia l’istruzione tecnica e professionale

31/10/2022

Il Decreto-legge Aiuti Ter n. 144 del 23.09.2022 contiene norme di riforma degli Istituti Tecnici e Professionali volendo mettere in sinergia il sistema dell’istruzione con il mondo del lavoro e con il tessuto delle imprese di ogni territorio di riferimento.
La riforma intende adeguare l’offerta formativa alle esigenze di competenza richieste dalle imprese e supportare i processi di sviluppo digitale in atto nel Paese e gli obiettivi di innovazione del Piano nazionale Industria 4.0.
La riforma focalizza gli impegni su tre direttrici principali:

  • innovazione,
  • potenziamento dell’attività laboratoriale,
  • rete con i territori.

è prevista una maggior sinergia con le aziende del tessuto imprenditoriale di riferimento, con le università e gli Its Academy, per dare agli studenti prospettive reali di inserimento nel mondo del lavoro in contesti coerenti con il loro percorso di studi.

Gli obiettivi della riforma sono:

  • la ridefinizione e l’aggiornamento degli indirizzi per rafforzare le competenze linguistiche e STEM e orientare alle discipline inerenti Industria 4.0, connettendo maggiormente gli istituti al tessuto socioeconomico e valorizzando la metodologia didattica per competenze
  • la realizzazione di accordi regionali o interregionali denominati Patti educativi 4.0 per mettere in rete risorse professionali, logistiche e strumentali tra istituti tecnici e professionali, imprese, enti di formazione accreditati dalle Regioni, ITS Academy, università e centri di ricerca
  • la strutturazione di un piano formativo mirato per i docenti degli istituti tecnici, in linea con le specificità dei contesti territoriali
  • il riconoscimento di crediti formativi universitari ai tirocini svolti dagli studenti durante il quinto anno di studio
  • l’erogazione diretta da parte dei Centri Provinciali di Istruzione per gli Adulti (CPIA) di percorsi di istruzione tecnica non in rete con le istituzioni scolastiche di secondo grado o non adeguatamente sufficienti rispetto alle richieste dell’utenza e del territorio
  • il riconoscimento di certificazioni che attestino le competenze delle studentesse e degli studenti dopo il primo biennio e dopo il secondo biennio, in corrispondenza con il secondo e il terzo livello del Quadro europeo delle qualifiche

la riforma dovrà essere adottata nel 2022