Le prospettive occupazionali

Le prospettive occupazionali

Come strumento utile per la ricerca abbiamo riportato nella pagina collegata la guida alla ricerca attiva del lavoro dell'università dell'Insubria che definisce un metodo e fornisce una serie di strumenti utili e di risorse per la ricerca di lavoro.

Per avere un quadro di scenario uno strumento utile per avere indicazioni sul mercato del lavoro è l’indagine Excelsior, realizzata da Unioncamere in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro.
Il sistema Excelsior fotografa i profili professionali ricercati sul territorio locale e nazionale. L’indagine è inserita nel Programma Statistico Nazionale (UCC-00007) e dal 2017 è svolta con cadenza mensile.
È disponibile un Bollettino che aggiorna sulla previsione di assunzione sia a livello locale che nazionale specificando ambiti e qualifiche. In “collegamenti”, nella colonna di destra, è disponibile il link alla pagina di Unioncamere per scegliere il contesto territoriale di riferimento (Bollettino mensile).
124.300 imprese, campione rappresentativo delle imprese con dipendenti dei diversi settori industriali e dei servizi, vengono intervistate per sapere quali siano le principali caratteristiche delle entrate programmate nel mese e nel trimestre immediatamente successivo all’intervista, definendo i profili professionali e i livelli di istruzione richiesti.
In un’ottica di medio periodo il progetto Excelsior ha elaborato un documento intitolato “Previsione dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2021-2025)” riportato in allegato nella sua interezza di cui riportiamo alcuni estratti significativi:

Tra i principali indirizzi di studio di livello secondario o post-secondario che saranno richiesti nel prossimo quinquennio, si rilevano l’indirizzo amministrativo, con una stima compresa tra 75mila e 84mila diplomati all’anno, il gruppo industria e artigianato, con una domanda tra 72mila e 76mila unità (per oltre il 40% nell’indirizzo della meccanica, meccatronica ed energia e per il 24% nell’elettronica e elettrotecnica), i licei (43-46mila unità all’anno) e l’indirizzo del turismo (17-22mila unità annue). La stima sull’offerta di diplomati ammonta a 2,44 milioni di unità nel periodo 2021-2025 (circa 490mila all’anno). Di questi, quelli che si renderanno disponibili a lavorare (offerta in ingresso) saranno 1,56 milioni (mediamente 310mila all’anno). Nel dettaglio, circa 120mila provenienti ogni anno dai licei, 126mila dagli istituti tecnici e 64mila dagli istituti professionali.
Per diversi indirizzi si riscontra un fabbisogno superiore all’offerta, in particolare per l’indirizzo amministrativo marketing, costruzioni, trasporti-logistica e agro-alimentare.

Si delinea invece un sostanziale equilibrio per l’indirizzo socio-sanitario e per l’industria-artigianato.
Infine, per l’indirizzo turistico e i licei nel loro complesso emerge un rilevante eccesso di offerta.
Nel primo caso, la diminuzione del fabbisogno è da mettere in relazione evidentemente con l’andamento del settore turistico, fortemente colpito nel 2020 dagli effetti della diffusione della pandemia da Covid-19. Per i diplomati liceali, invece, oltre alla prosecuzione negli studi attraverso i tradizionali corsi universitari, si presentano interessanti opportunità anche intraprendendo i percorsi dell’istruzione tecnica superiore (ITS) per i quali è presente già oggi una forte domanda diffusa.

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