In sintesi i punti chiave del rapporto allegato a questa pagina
Gli alunni con disabilità che frequentano le scuole sono poco più di 284 mila, pari al 3,3% del totale degli iscritti, un contingente in costante crescita che è aumentato, negli ultimi 10 anni, di circa 91 mila unità, + 10.000 rispetto all'anno scorso.
Tale incremento è imputabile sia a una maggiore riconoscibilità, rispetto al passato, di alcune patologie sia a un più diffuso accesso alle certificazioni.
Nel sistema scolastico italiano la principale figura professionale a supporto della didattica è l’insegnante per il sostegno che, oltre a ricoprire un ruolo fondamentale nel percorso formativo dell’alunno, contribuisce a promuovere e favorire il processo d’inclusione scolastica, realizzando interventi individualizzati in relazione alle esigenze dei singoli alunni.
Nell'anno scolastico 2018/2019, gli insegnanti per il sostegno nelle scuole italiane sono quasi 173 mila (fonte MIUR).
A livello nazionale il rapporto alunno-insegnante (pari a 1,6 alunni ogni insegnante per il sostegno) è migliore di quello previsto dalla Legge 244/2007 che prevede un valore pari 2. Tuttavia mancano gli insegnanti specializzati e il 36% dei docenti per il sostegno viene selezionato dalle liste curriculari; sono docenti che rispondono ad una domanda di sostegno non soddisfatta, ma non hanno una formazione specifica per supportare al meglio l’alunno con disabilità.
Nelle scuole italiane gli assistenti all'autonomia e alla comunicazione (Assistente ad personam) che affiancano gli insegnanti per il sostegno, sono poco meno di 54 mila (19 per 100 alunni con disabilità).
Si tratta di operatori specializzati, finanziati dagli enti locali, la cui presenza può migliorare molto la qualità dell’azione formativa facilitando la comunicazione dello studente con disabilità e stimolando lo sviluppo delle abilità nelle diverse dimensioni della sua autonomia.
A livello nazionale il rapporto alunno/assistente è pari a 4,8; nel Mezzogiorno cresce a 5,8 con punte massime in Campania e in Molise, dove supera rispettivamente la soglia di 14 e 13 alunni per ogni assistente.
Per l’anno scolastico 2018/2019 gli alunni con disabilità che frequentano la scuola primaria e secondaria di primo grado sono poco più di 177 mila, il 3,9% del totale degli alunni.
Quasi tutti (98,4%) hanno una certificazione in base alla Legge n.104 del 1992. Tuttavia, nonostante questa sia normativamente prevista ai fini dell’erogazione dei servizi per il sostegno scolastico , permane una quota marginale, pari all'1,6%, di alunni che non ha alcuna certificazione. Tale quota è minima nelle regioni del Nord (0,5%) e aumenta nel Centro (4%).
L’età media si attesta a 8,4 anni nella scuola primaria e a 12,4 anni nella scuola secondaria di primo grado, valori poco più alti rispetto quelli medi generali (rispettivamente 7,9 e 12, in base a dati MIUR).
Notevoli le differenze in termini di genere: gli alunni con disabilità sono prevalentemente maschi, 212 ogni 100 femmine, tali differenze permangono per tutte le tipologie di problema. Anche le statistiche epidemiologiche hanno evidenziato da tempo una differenza di genere in vari disturbi dello sviluppo neurologico, tra cui i disturbi dello spettro autistico, la disabilità intellettiva e i disturbi del comportamento e dell’attenzione.
Il problema più frequente è la disabilità intellettiva (42% degli studenti con sostegno), seguono i disturbi dello sviluppo (26,4%), meno diffusi i problemi sensoriali (8%).
Il 40% degli alunni con disabilità ha più di un problema di salute. Questa condizione è più frequente tra gli alunni con disabilità intellettiva che vivono una condizione di pluridisabilità nel 51% dei casi.
Con riferimento alla tipologia di problema, negli ultimi 5 anni aumentano gli alunni con disturbo dell’attenzione, del linguaggio e dello sviluppo; questi ultimi hanno subito l’incremento maggiore, passando dal 17% al 26,4%.
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Reportalunnicondisabilita-as.2018-19.pdf | 1.27 MB |