Quali scuole scelgono gli studenti con disabilità

Scegliere la scuola - una scelta consapevole?

Il dato nazionale evidenzia che nella scuola secondaria di II grado abbiamo questo tipo di distribuzione

  • il liceo è la scelta del 47,8% dei non disabili (52% in Liguria) e del 23,8% della popolazione con disabilità;
  • l'istituto tecnico è la scelta del 32,7% dei non disabili (28% in Liguria) e del 27,3% della popolazione con disabilità;
  • l'istituto professionale è la scelta del 19,5% dei non disabili (20% in Liguria) e del 48,9% della popolazione con disabilità.

Nel territorio metropolitano genovese nell'anno scolastico 2018/2019 hanno frequentato la scuola secondaria superiore 33.468 studenti significa che

  • al liceo ci sono complessivamente 17.403 studenti;
  • al tecnico ci sono complessivamente 9.371 studenti;
  • al professionale ci sono complessivamente 6.694 studenti

La percentuale dei portatori di disabilità sul totale degli alunni frequentanti per ordinamento è la seguente:

  • 1,3% Liceo pari a 226 studenti con disabilità ovvero 1 studente con disabilità ogni 77
  • 2,2% Tecnici pari a 206 studenti con disabilità ovvero 1 studente con disabilità ogni 45
  • 6,6% Professionali pari a 441 studenti con disabilità ovvero 1 studente con disabilità ogni 15

Il dato "medio" teorico indica la presenza di uno studente con disabilità ogni tre classi al liceo a fronte di 2 studenti per classe negli istituti professionali
Il dato reale evidenzia una altissima concentrazione di alunni con disabilità in alcune scuole a fronte di altre dove la loro presenza è residuale o, in alcuni casi, inesistente.
Se è vero che una scuola che già ospita studenti con disabilità ha sviluppato delle professionalità e delle competenze è anche vero che una incidenza molto alta rende difficile attuare dei progetti di inclusione ed integrazione del singolo, mentre l'inserimento di studenti con disabilità obbliga la scuola ad attivare dei processi di inclusione.
Questa distribuzione sembra l'esito di una tradizione culturale che spinge gli studenti "deboli" lontano dai licei e indirizzarli verso i tecnici o i professionale, di una scarsa conoscenza delle caratteristiche dei percorsi formativi tecnici e professionali e/o di una valutazione non obiettiva delle risorse dello studente.
Non esiste un percorso facile, esiste un percorso adatto per portare un singolo studente a sviluppare le risorse che ha, a fare esperienze in un contesto protetto, ad acquisire delle competenze sociali e cognitive.