L’agenzia The - Times Higher Education ha pubblicato il 4 luglio 2019 la seconda edizione di Europe Teaching Rankings. Il ranking ambisce a valutare la qualità dell'insegnamento: circa il 30% del punteggio è determinato dal risultato di un questionario compilato dagli studenti delle Università, invitati a far ciò proprio da THE. La parte restante del punteggio è fissata in base a indicatori volti a stimare la qualità delle risorse messe a disposizione degli studenti (in termini di numero di professori, produttività scientifica, servizi), l’ambiente di studio (in termini di internazionalità e bilancio di genere), la reputazione internazionale e i risultati conseguiti dagli studenti stessi.
Delle circa 4.000 università attive in Europa, il ranking ha inserito nella sua lista le 258 che sono state ritenute migliori, appartenenti a 18 nazioni.
L'Università di Genova è stata classificata nell'intervallo da 126 a 150. Un risultato brillante, considerato che solo 8 università generaliste italiane si sono piazzate meglio dell'Ateneo genovese, mentre il numero delle università italiane entrate in classifica è pari a 33.
L'Università di Genova è nel top 3.5% delle università europee. Queste ultime rappresentano un sottoinsieme delle università mondiali caratterizzato da una qualità media particolarmente alta, come si può dedurre da qualsiasi ranking internazionale.
Le migliori università italiane in classifica sono quelle di Bologna e di Siena (tra 51 e 75). Questa, invece, la top 10: University of Oxford (Uk); University of Cambridge (Uk); Univesity of Navarra (Spagna); UCL (Uk); University of St. Andrews (Uk); King's College London (Uk); Lancaster University (Uk); University of Warwick (Uk); University of Bristol (Uk); University of Edinburgh (Uk); University of Manchester (Uk).
Il risultato positivo dell'Università di Genova in questo ranking è dovuto anche alla tradizionale apertura e attrattività dell'Ateneo nei confronti degli studenti internazionali. Una tendenza rafforzata negli ultimi anni: nell'anno accademico in corso, il 2018/19, gli studenti internazionali arrivati in Liguria (vale a dire quelli che si sono iscritti a un corso di studio dell'Ateneo genovese per la prima volta, avendo un titolo di accesso - diploma di scuola superiore o laurea triennale - conseguito all'estero) sono stati circa 500 e hanno rappresentato il 6.5% del totale.
Una percentuale che supera con il doppio della media nazionale, attestata attorno al 3%. I paesi da cui proviene la maggioranza degli studenti internazionali sono: India, Pakistan, Cina, Albania, Marocco, Tunisia, Ecuador, Iran, Turchia, Camerun. Quella all'internazionalizzazione è una vocazione che l'Università di Genova vuole ulteriormente rafforzare e lo sta facendo con un'energica promozione della sua offerta formativa, specie dei 12 corsi di studio erogati in inglese, in alcune aree geografiche selezionate.
Fra le migliaia di studenti internazionali che si sono candidati per il prossimo anno accademico, l'Ateneo ne ha selezionato e pre-accettato circa 900, un numero che rappresenta il 150% di quelli pre-accettati l'anno scorso e il 350% di quelli pre-accettati due anni fa. Se queste pre-accettazioni si dovessero convertire, anche solo in quota parte, in iscrizioni effettive, il risultato potrebbe essere davvero eclatante e con un forte impatto sulla regione.