Giovedì 5 maggio, alle ore 17, in sala Bo al primo piano di palazzo Fascie, si terrà la presentazione del libro "La scuola è di tutti" di Cinzia Pennati, dialoga con l’autrice Antonio Panella, teatrante, educatore e insegnante.
La presentazione è organizzata dal Comune di Sestri Levante e Mediaterraneo Servizi, tramite il Sistema Bibliotecario Urbano e il MuSel – il Museo Archeologico e della Città, in collaborazione con l’Associazione A.Bi.Ci.
La partecipazione è gratuita e fa parte delle iniziative de Il Maggio dei Libri, campagna nazionale a cura del Centro per il Libro e la Lettura che ha l’obiettivo di sottolineare il valore sociale dei libri quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile.
Il tema per il 2022 è ContemporaneaMente. Leggere per comprendere il passato, il presente, il futuro.
Tutte le iniziative sono disponibili sul sito segnalato in Collegamenti.
«Olmo frequenta la terza elementare, ha i capelli "a scodella" e porta grandi occhiali rotondi. Si fa sempre tante domande: cresceranno i miei muscoli? Perché i maschi non devono piangere? Come mai accadono cose così ingiuste a questo mondo? Insieme a Gea, che adora indossare salopette e non ha paura di niente e Ravi, che corre sempre dappertutto e ama dare abbracci stretti stretti, affronta le piccole e grandi avventure di ogni giorno. La loro è una classe speciale in una scuola speciale, proprio come dovrebbero essere tutte! Finché non si verificano strane sparizioni... prima un libro, poi le caramelle, infine le penne: sarà colpa dei bulli di quinta? O dei fantasmi? A Olmo e i suoi amici non resta che indagare!
Cinzia Pennati è un’insegnante di scuola primaria che da anni sperimenta metodologie innovative e di impegno nel sociale. Insegna da anni a Genova, in zona del centro città a rischio e a forte flusso migratorio. Il romanzo nasce intorno ad un fatto di cronaca accaduto proprio a un alunno della scrittrice, un bambino straniero e disabile che subisce un atto razzista durante un’uscita didattica. Partendo da questo episodio Cinzia Pennati cerca di raccontare una scuola capace di inclusione e accoglienza, in cui il genere sentito abbia più valore degli stereotipi che incastrano non solo le femmine ma anche i maschi in percorsi già stabiliti, in cui la diversità è una risorsa e le fragilità possono essere raccontate, in cui ci si preoccupa del “come si sta” e del come si apprende, non solo del cosa e del quanto. Il libro tratta di povertà, razzismo, intercultura, discriminazioni, bullismo, autismo l’autrice lo dedica “a tutte le bambine e i bambini che non vengono visti e agli adulti che fanno di tutto per vederli davvero”.