Il progetto dell'Istituto Calvino è il primo ad essere concluso fra quelli relativi al Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, con il quale Città Metropolitana di Genova sta già intervenendo su altri Istituti e aree cittadine, promuovendo interventi di miglioramento e fruibilità delle aree e di sostenibilità ambientale.
L'obiettivo era la riqualificazione dell’area di pertinenza dell’edificio scolastico "Italo Calvino" di Sestri Ponente, oggi poco attrattiva e frequentata, caratterizzata per gran parte da superfici asfaltate e da un verde poco curato.
È stato rinnovato e valorizzato lo spazio interno denominato “Agorà”, fiore all'occhiello dell’intervento, che diventerà il cuore pulsante dell’Istituto, luogo di incontro condiviso per gli alunni e il quartiere, istituendo relazioni di continuità fra esso, lo spazio biblioteca, l’atrio e le aree esterne, gli spazi di sosta e di verde e le aree sportive.
Per migliorare la vivibilità e la fruibilità di questi spazi urbani, si è scelto di allinearsi ai principi e alle tecniche della riduzione del consumo di suolo, implementando il contributo delle superfici edilizie alla riduzione dell’innalzamento delle temperature e nell'effetto “trappola” per le polveri sottili.
Infatti le opere realizzate sono consistite nella:
- sostituzione delle attuali pavimentazioni impermeabili in asfalto con quelle drenanti in resina colorata;
- riqualificazione di parte degli spazi verde esistenti con piantumazione di siepi, arbusti, e alberature, realizzazione di impianti di irrigazione;
- posa di verde in copertura, previo rifacimento impermeabilizzazione; nelle compartimentazioni e riqualificazioni percorsi e spazi interni per uso civico di auditorium, atrio e biblioteca.
Lo spazio parcheggio è pensato come un luogo di accoglienza e non solamente come un punto di transito e sosta veicolare. Per tale ragione, sfruttando le caratteristiche tecniche ed estetiche del pavimento drenante, si è definita una maggiore integrazione fra il disegno degli stalli e il grande spazio “vuoto” che li accoglie, attraverso un disegno unitario che ne connoterà l’aspetto: un sistema ritmico di fasce parallele con colorazione più scura rispetto al fondo.
Nelle aree prossime al parcheggio il progetto paesaggistico si è focalizzato sulla valorizzazione delle specie arboree esistenti arricchendo l’insieme con l'inserimento di una vegetazione bassa costituita da arbusti.
Ampio risalto è stato dato agli aspetti “ecologici”, soprattutto in riferimento alla scelta di specie autoctone, al fine di ricostituire la vegetazione naturale potenziale, che si adatta in modo ottimale a tutti i fattori ambientali, costituendo un ecosistema alla cui regolazione contribuirà la convivenza tra tutte le piante prescelte.
I “tetti verdi”, come quello realizzato presso l’Istituto, coniugano i vantaggi di carattere paesaggistico a quelli di carattere economico e di comfort abitativo, permettendo di valorizzare gli edifici migliorandone le prestazioni ambientali interne, consentendo sia un risparmio energetico, sia la riduzione degli smaltimenti di acqua in fognatura. In tale maniera si ricreano ambienti di vita per animali e piante in contesti antropizzati e biologicamente degradati, riportando un elevato grado di diversità ecologica negli ambienti urbani.
L’Agorà, come suggerisce il nome, sarà il luogo di aggregazione designato dell’Istituto, in esso il rivestimento ligneo dei gradoni si prolunga verso il soffitto, definendo in maniera unitaria anche il sistema di protezione laterale della cavea e restituendo una sezione “nautica”. Un aereo sistema di “vele” colorate e cavi tiranti di acciaio, completa il disegno di questo spazio, amplificando il rimando alle architetture navali, carattere distintivo della tradizione artigiana genovese.
L’intervento, interamente finanziato tramite il fondo della Presidenza del consiglio dei ministri relativo al Bando Periferie, ha richiesto circa un milione e trecentomila euro e si è attuato in poco più di un anno.